All’aria aperta, in compagnia, con pochi mezzi e tanta fantasia: così trascorrono i momenti di svago e di gioco per i bambini degli anni Cinquanta. Modi semplici di passare il tempo, ma importanti occasioni per socializzare, incontrarsi e cementare amicizie e relazioni che dureranno nel tempo. La palla a muro, scondi lever (nascondino), cavallina, sono i giochi preferiti dai bambini di allora.
![giochi](https://www.dna.trentino.it/wp-content/uploads/2016/09/nascondino.jpg)
Scondi lever (Nascondino) – tratto da S. Brunelli e G. Francescatti, Rango e lo scorrere del tempo, Comano Vallesalus, Comano Terme 2013
Semplici anche i giocattoli: la fionda, il pallone, la racola (raganella), le scudelete, i fagioli, successivamente sostituiti dalle biglie, e per le bambine la bambola. Erano per lo più fatte di pezza, confezionate in casa, col corpo di stoffa ripiena di scartoci del granturco o di cotone; gli occhi il naso e la bocca erano ricamati. Una pezza colorata come vestitino e un fazzoletto in testa, quindi un po’ di colore sulle gote e la bambola era pronta.
I ragazzini più grandicelli giocano anche con i residui bellici che ancora si possono trovare sul territorio, con tutta la pericolosità che ne consegue.
[Credit materiale: S. Brunelli e G. Francescatti, Rango e lo scorrere del tempo, Comano Vallesalus, Comano Terme 2013]
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Tratta da Trento 1950-1980. Trent’anni di storia e cronaca, F. de Battaglia, F. Filippini, Aldo Gorfer, L. Mattei, TEMI, Trento 1979
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