È l’8 dicembre 1957 e viene inaugurata la nuova funivia che collega la valle dell’Adige alla cima della Paganella. La stazione di Valle è a Lavis.

La nuova funivia presto detta “La direttissima” va a sostituire la precedente che partiva da Zambana e arrivava a Fai della Paganella, chiusa pochi anni prima, nel 1955, a seguito della frana che aveva coinvolto il paese.

 

 

Lavori di costruzione della funivia (secondo palo) – Foto di Franco Giovannini

 

Il manifesto pubblicitario della funivia

 

La stazione di valle a Lavis (Tn)

 

La stazione di monte (Rifugio Battisti) in Paganella.

 

La funivia “Direttissima” in una cartolina d’epoca – Catina n. TIC5-0258

 

 

La nuova funivia ha una peculiarità: un’incredibile pendenza che in alcuni tratti superava il 105% e che serviva per coprire un dislivello di quasi 2000 metri, senza alcuna stazione d’intermezzo.

Indelebile nei ricordi dei Trentini – e dei turisti – è proprio questa sua inclinazione aggressiva e quasi contro ogni logica ingegneristica: faceva paura. Persino Norgay Tenzing – l’alpinista che assieme a Hillary conquistò la vetta dell’Everest nel 1953 – ricordava che nel suo viaggio con la Direttissima rimase talmente impressionato da rimanere immobile.

 

 

 

La pendenza della funivia “Direttissima” in una cartolina d’epoca – Catina n. TIC5-0248

 

 

La funivia venne definitivamente chiusa nel 1979 in un clima di “leggende” che vedevano in alcuni malfunzionamenti ed errori tecnici la causa del suo declino come mezzo di trasporto.

 

Il tracciato della funivia Lavis-Paganella

 

 

 

 

 

 

 

Agli inizi del video seguente, omaggio alla Paganella, le riprese storiche della “Direttissima”

 

 

 

Credit materiali fotografici: Catalogo di immagini “Catina” e fotografie inedite del geometra a capo della costruzione Franco Giovannini

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