Un viaggio attraverso le vie della città di Trento, ritratta nelle foto storiche, per capire cosa è cambiato in cinquant’anni. I luoghi, gli eventi ma soprattutto i volti dei trentini che animavano il capoluogo sono immortalati dal fotografo Flavio Faganello in emozionanti fotografie arricchite dalle didascalie e dai testi di Franco de Battaglia.

 

 

“Trento: cronache 1950-2000”, F. Faganello, F. de Battaglia, Trento, Comune di Trento 2001 

 

Trento: cronache 1950-2000

“Trento: cronache 1950-2000”, F. Faganello, F. de Battaglia, Trento, Comune di Trento 2001

 

 

«Una città si può riconoscere per i suoi monumenti o per la storia di cui è stata protagonista. Ma si può incontrare anche attraverso i volti degli uomini e delle donne che popolano le strade, partecipano alla sua cronaca, riempiono la vita, giorno dopo giorno con affetti, fatiche, speranze, anche dolori. È attraverso questi volti che emergono i mutamenti che danno il carattere ad una città, che ne determinano lo spirito, che ne preparano i mutamenti nel modi di vivere e lavorare. Che danno peso di racconto agli angoli nascosti, ai momenti dimenticati.

 

Ne risulta anche stimolato un impegno a far sì che gli errori vengano sanati, che il nuovo non sia lacerazione di un tessuto armoniosamente cresciuto nei secoli. La singolarità del volume di Flavio Faganello sta nel fatto che le fotografie mettono in luce i caratteri – prima ancora che gli aspetti – dell’esperienza trentina, lasciando poi al lettore (o al visitatore, perché il volume vorrebbe anche proporsi come una piccola guida a percorso intelligente e cordiale della città) di completarli con la sua presenza, di arricchirli con le sue passeggiate ed esplorazioni personali, di collegarli ad altre realtà vicine.

 

È questa Trento minore, ma fondamentale nella sua specificità che è andato in cerca Faganello nelle immagini che in questo libro vengono presentate e che riassumono, sintetizzano, organizzano grazie all’impaginazione di Roberto Festi, il più vasto corpus di immagini che l’autore ha ceduto al Comune di Trento proprio perché costituisse la memoria di quest’ultimo mezzo secolo, il nucleo fondante, la documentazione non tanto formale, ma “spirituale”, di ciò che la città è stata, di come è cambiata, dei problemi anche difficili che ha dovuto affrontare.» [cit., Trento, volti di una città, Franco de Battaglia, in “Trento. Cronache 1950-2000]

 

 

 

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