Grazie alle riforme volute da Maria Teresa d’Austria, già dal Settecento in Trentino viene istituito un sistema scolastico all’avanguardia il cui carattere principale è l’obbligo scolastico fino al quattordicesimo anno di età. Questa riforma permette di raggiungere alti livelli di alfabetizzazione anche nelle zone più periferiche del territorio.
A seguito della legge Gentile del 1923, il proseguimento degli studi dopo le elementari prevede la scuola media o l’avviamento professionale (tecnico, commerciale o agricolo). A volte, tuttavia, l’obbligo scolastico si scontra con le necessità economiche familiari o la loro lontananza dai centri più grandi: in alcuni casi, infatti, i genitori decidono di far ripetere tre volte la quinta elementare in paese, invece di mandare i figli alle scuole medie o in altri istituti più lontani da casa.
Gli anni Trenta e Quaranta
Gli anni Cinquanta
Gli anni Sessanta
Negli anni Sessanta e Settanta la scuola viene interessata da notevoli cambiamenti. Uno dei principali è l’istituzione nel 1963 della scuola media unica: viene infatti superata la distinzione tra la scuola di avviamento professionale e la scuola media per accedere alle scuole superiori. L’obiettivo è quello di assicurare a tutti gli studenti parità di diritti, indipendentemente dalle possibilità economiche della propria famiglia.
Nelle scuole si riflette poi il mutamento di valori e di costume in corso nella società di quegli anni: la disciplina si allenta e l’insegnamento diventa meno rigido.
Anni Settanta
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