L’ospedale psichiatrico di Pergine viene inaugurato nel 1882. Vi sono accolti i pazienti psichiatrici del sud Tirolo e successivamente quelli della regione Trentino Alto-Adige.

Nel Novecento cresce molto la sua attività e il numero di pazienti e raggiunge negli anni Sessanta la quota di 1.500 degenti, per questa ragione la struttura principale viene integrata via via con nuovi padiglioni.

 

L’ospedale psichiatrico garantisce a Pergine un buon numero di posti di lavoro nell’ambito sanitario e assistenziale, ma anche la nomea di “città dei matti”.

 

 

ospedale psichiatrico

L’ospedale psichiatrico di pergine negli anni ’70. – Foto dell’Archivio della Provincia Autonoma di Trento

 

 

La legge Basaglia del 1978 (che decreta la chiusura dei manicomi presenti sul territorio italiano) segna il declino dell’ospedale psichiatrico di Pergine. Il dott. Basaglia, infatti, propone una cura alternativa in comunità finalizzata al reinserimento nella società; il trattamento sanitario obbligatorio si avrà solo nel momento in cui il malato diventi realmente pericoloso.

L’ospedale psichiatrico di Pergine interrompe quindi i ricoveri coatti e quelli volontari non recidivi e dal 1978 prende avvio la lenta chiusura della struttura.

 

 

 

Per un approfondimento sulla storia dell’ospedale psichiatrico dalla sua apertura al termine della sua attività vedi il documento pdf messo a disposizione dal Comune di Pergine Valsugana sul suo sito.

 

 

 

 

credit: Fondazione Museo Storico del Trentino – History Lab

 

 

 

 

error: Questo contenuto è protetto!