Il 17 ottobre 1973, i Paesi dell’OPEC (Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio) decidono l’embargo del petrolio nei confronti di alcune nazioni ritenute responsabili di aver aiutato Israele, contro Egitto e Siria, nella guerra del Kippur.

Così nell’ottobre del 1973 inizia, in Italia, come in molti altri Paesi europei e in USA, il periodo definito “austerity”.

 

L’embargo porta con sé un aumento vertiginoso del prezzo del petrolio e del gasolio per il riscaldamento, che costringe i Paesi colpiti ad adottare politiche di risparmio.

 

 

 

Foto di Flavio Faganello, tratta da “Trento 1950-1980. Trent’anni di storia e cronaca”.

 

 

 

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Mariano Rumor, vara un piano nazionale di “austerity economica”, che prevede il divieto di circolare con i mezzi privati nei giorni festivi, la riduzione dell’illuminazione stradale e commerciale, la chiusura dei locali pubblici alle ore 24.00, il termine dei programmi televisivi alle 23.00 e fissa la temperatura di comfort a venti gradi in tutti gli edifici.

 

Così, il 2 novembre del 1973 gli italiani vivono la prima “domenica a piedi”, che permette di risparmiare cinquanta milioni di litri di benzina in tutto il Paese e costringe i cittadini ad utilizzare mezzi di trasporto alternativi.

 

 

 

Foto di Giorgio Salomon, tratta da “Trento 1950-1980. Trent’anni di storia e cronaca”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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